lunedì 13 ottobre 2014

C'era una volta la "sessione per lavoratori"

...un po' sfogo.. un po' report.. un po' archivio...

Non giriamoci intorno, come voi tutti - o quasi - saprete le sessioni straordinarie d'esame [di seguito indicate come SSE] (dicembre e aprile) non saranno più accessibili ai “lavoratori auto-certificati”.
Per capire perché e come è necessario appuntarsi qualche premessa necessaria ad inquadrare il tutto (chi in questi ultimi 2/3 anni ha seguito minimamente i nostri appelli, “allarmi” e rivendicazioni, di certo non cascherà dalle nuvole):
1- per l'Ateneo fiorentino lo “studente lavoratore” non esiste, viene riconosciuta solamente l'iscrizione “part-time”.
2- Scienze della Formazione si è sempre distinta come isola felice, un luogo accogliente dove i moltissimi iscritti, che per mantenersi agli studi svolgevano anche 2 lavori (di cui 1 e mezzo a nero), trovavano uno scoglio di salvezza nell'auto-certificazione, garantendosi la possibilità di accedere a sessioni d'esame ad hoc (dicembre, aprile e luglio).
3- Purtroppo il passo dal diritto all'abuso è breve ed è inutile dirvi quanto queste sessioni (comprendenti anche i fuori corso) siano state “usate” da tutti, dal lavoratore al furbo. A cogliere la scappatoia non furono solo gli studenti, ma anche quei docenti che per “bontà d'animo” estendevano le SSE a tutti.
4- Nel 2012 la Facoltà fu chiamata a tagliare una delle 3 SSE. Dovendoci esprimere sulla questione proponemmo, e poi votammo, la cancellazione della SSE di luglio (con il mantenimento di quelle di dicembre ed aprile), a condizione che quella ordinaria estiva fosse prolungata fino a metà luglio. Che i patti non furono rispettati lo sappiamo pure noi!
5- Arriva novembre e la “dirigenza”, incarnata dalla Preside Ulivieri, (fino a quel momento sempre al nostro fianco nella tutela dello studente lavoratore), in sordina, decide di spostare la SSE di dicembre a gennaio. Basiti ed incazzati convocammo un presidio davanti ad un Consiglio di Facoltà ristretto (ergo, non potevano accedere, tra i vari, i Rappresentanti degli Studenti) che, grazie alla “buona” partecipazione degli studenti ci permise di entrare e rivendicare le nostre istanze.
Dopo non poca concitazione ottenemmo il ripristino della SSE di dicembre, soltanto per gli esami orali (le segreterie non avevano il tempo materiale per “organizzare” gli scritti ed inoltre “mancavano le aule” visto che le lezioni quell'anno si sarebbero protratte al di fuori dei vincoli imposti dal calendario didattico) e la garanzia di un ripristino in toto per l'anno successivo. Strette di mano e messe a verbale.
6- Arriva gennaio ed il riordino dell'Università.
Enzo Catarsi, il nuovo Direttore di Dipartimento, dichiara di voler spostare la SSE di dicembre a gennaio, poiché «sono stato anche io uno studente lavoratore [..] per lo studente è meglio studiare nelle vacanze di natale [..]»; gli studenti non la pensano allo stesso modo. Noi del Collettivo ancor meno visto l'accordo siglato solo pochi mesi prima.
Con il Direttore siamo chiari e sosteniamo che, quando verrà presentata la questione in Consiglio noi ribatteremo con la nostra proposta (SSE a dicembre e ad aprile). Passano i mesi e tutto tace, non si ritorna sull'argomento in nessun organo fino a quando, a settembre, veniamo a sapere che a luglio inoltrato, nell'ultimo consiglio della Scuola (organo preposto al coordinamento didattico) Catarsi ha fatto approvare il SUO spostamento nel silenzio assoluto.
7- Ancora una volta ci mobilitiamo, a cominciare dai Consigli dei Corsi di Studi dove però veniamo tacciati di mettere in pratica una sorta di “terrorismo” e la nostra istanza (lo ribadiamo: lo spostamento di una sessione) viene ribattuta con un «voi volete un esamificio, noi guardiamo alla qualità della didattica» (cit. Prof. Andrea Mannucci ogni volta che nei Consigli viene portata un'istanza o presentata un'osservazione/critica/richiesta da parte del Collettivo ). Tentiamo quindi l'approccio diretto in Consiglio di Scuola dove, assieme al Collettivo di Lettere e Filosofia, presentiamo all'ordine del giorno il ripristino della SSE a dicembre per tutti (ah sì, in totale contrarietà al principio di omologazione di Scuola, lo spostamento a gennaio riguardava solo SciForm e non Lettere che la manteneva a dicembre) e l'estensione delle sessioni ordinarie da 2 a 3 appelli (a Lettere da immemore tempo, visto il gran numero di studenti, era stato così, ma nel passaggio da Facoltà a Scuola/Dipartimenti era andato perduto).
In concomitanza avevamo chiamato un presidio che raccolse in tutta la Scuola circa 30 studenti (15 se togliamo i ragazzi e le ragazze dei Collettivi.....).
Si discute in partenza (per così dire.. dall'importanza data alle questioni fummo posizionati al termine dell'O.d.G.) del terzo appello che viene, “abbastanza agevolmente” ripristinato; poi si passa alla SSE e qui è uno spettacolo. La nostra Rappresentante motiva il tutto, facendo anche un'accurata cronistoria, a cui ribatte, in rappresentanza dei docenti di SciForm, la Prof.ssa Sarsini (del suo intervento conserviamo un vivido ricordo: «ai nostri studenti va bene così»).
I docenti di Lettere non si esprimono per non “prevaricare il confine”, le marionette delle altre liste studentesche fanno la solita scena muta ed i restanti membri del Consiglio in rappresentanza di SciForm (presenti o no non vi è alcuna differenza) Federighi, Bacchetti, Mannucci, etc con un cenno del capo indicano la strada.
Azzardiamo il tutto per tutto e, nonostante l'esiguo numero, entriamo.. ma nulla da fare.. veniamo pure sbeffeggiati dalla sopracitata Sarsini che, all'uscita, con un buffetto sulle guance dichiara «stavolta vi è andata male».
8- Tutto si placa, molti dimenticano, ma noi no; da quel momento fino ai giorni nostri abbiamo continuato a battere sull'incudine tanto da far ridiscutere, con molta fatica, la questione in Consiglio di Scuola dalla Presidente - Prof.ssa Marchese - e... rullo di tamburi... SSE a dicembre!
Il tappo è già pronto a schizzare via dallo spumante quando i membri di SciForm avanzano una postilla/monolite: restrizione delle SSE a fuori corso, erasmus, part-time, malati con certificazione.... aspettate, e i lavoratori auto-certificati (tutti quegli studenti lavoratori che con orgoglio inseriamo nelle relazioni annuali riscrivendoli come l'80%)? «se uno lavora può iscriversi al part-time.. non c'è tempo/spazio per fare gli esami scritti a tutta questa gente.. non siamo un esamificio.. hanno già troppi appelli..» Bonga!.
9- Ci riproviamo, ancora una volta... sollecitiamo la Prof.ssa Marchese a riportare ancora la nostra istanza... ma come è andata lo capite da soli.
C'è pure qualche docente che si oppone al terzo appello, qualcuno che non ha intenzione di farlo... bene, se un professore non vi fornisce la terza data allora sappiate che dovete segnalarlo alla Presidente di Scuola e, se volete, avete il pieno diritto di rivolgervi al Garante.

Questa è la storia... le conclusioni tiratele voi e nel farlo sentitevi liberi d'esser maliziosi.

P.s.
Abbiamo richiesto i verbali dei due Consigli di Scuola sopracitati, quando e se arriveranno li pubblicheremo.

P.P.s.
Sì, lo sappiamo che la concordanza dei tempi non regge, ma prendetelo come uno sfogo



Collettivo Nosmet

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