giovedì 30 ottobre 2014

Sui laboratori di Primaria, sui Lavoratori, sul Collettivo

Care e cari,
di seguito cercheremo di mettere in chiaro alcune questioni sollevate direttamente o indirettamente da uno o più di voi colleghe/i:


- Sui laboratori di Scienze della Formazione Primaria
fino all'anno scorso i laboratori sopracitati erano delle mere continuazioni dei corsi con assegnazioni aggiuntive di materiali e carico didattico (manuali, dispense, lezioni frontali, etc.), veri e propri esami per conseguire l'idoneità, calendari rigidi e limitati nello svolgimento.
Ciò accadeva solo per il corso di S.F.P. (pur riconoscendo lo squilibrio del numero di laboratori in piano studi tra Formazione Primaria e altri corsi).
Come Collettivo, da sempre, lavoriamo in ottica di innalzamento della qualità della didattica a livello trasversale tra TUTTI i corsi.
In Consiglio di Dipartimento abbiamo presentato e fatto approvare i seguenti punti, basati su una linea politica ed etica
1) definire obiettivi chiari, operativi e professionalizzanti; il laboratorio deve quindi tendere all’acquisizione di competenze operative e di gestione, in stretta correlazione con l’attività di tirocinio
2) prevedere l’elaborazione di materiali didattici ad hoc, come materiali di studio e di verifica finale (non la riproposizione di letture di volumi, già oggetto di studio nei corsi)
3) suddividere gli studenti per gruppi ristretti distribuiti nell’arco della settimana o del mese
4) sostenere la frequenza per ricevere idoneità o valutazione positiva, (a tal fine lo studente dovrà seguire un numero minimo di ore e raggiungere gli obiettivi minimi assegnati; eliminando in questo modo la distinzione tra studente “frequentante” e studente “non-frequentante” come avviene per l'attività didattica dei corsi. Non è possibile che uno studente “superi” un laboratorio senza mai prendervi parte, ma semplicemente sostenendo un vero e proprio esame su testi o manuali proposti dal docente; ciò snatura l’essenza stessa del laboratorio)
Abbiamo ben presenti le criticità tutt'ora esistenti come l'elevato numero di studenti e la mancanza di una calendarizzazione “intelligente” in favore degli studenti lavoratori.


- Sui lavoratori
Come sempre, su questo punto, ci teniamo a sottolineare come per l'Ateneo fiorentino la figura dello “studente lavoratore” NON esista; vengono riconosciute solo le iscrizioni standard e part-time (con tutte le sue note fallaci). Il Collettivo ha sempre difeso il diritto alla “partecipazione e fruizione” dei lavoratori -tutti- (si veda l'estensione delle sessioni straordinarie ai lavoratori e la loro difesa.. fino al triste epilogo) ed, in virtù di ciò, ci stiamo battendo per ottenere una calendarizzazione dei laboratori che gli permetta di frequentarli (sdoppiamenti, striplamenti e incontri nel fine-settimana per tutti i laboratori).
[se volete affrontare il problema degli spazi/aule (che in realtà non esiste, o quasi, contrariamente a quanto vi dicono), siamo a disposizione per informazioni e chiarimenti sull'attuale e su come ci stiamo muovendo]
Apprezziamo e non poco il lavoro dei molti studenti che autonomamente, in questi giorni, si stanno muovendo per la questione, ma purtroppo constatiamo che, in molti di questi casi, si sostengono le istanze di gruppi esigui che portano come unica risultante un accrescersi delle incomprensioni e quant'altro.


- Sul ruolo del Collettivo
Il Collettivo Nosmet non è né un ufficio reclami né un ufficio di assistenza personale. Siamo un gruppo di STUDENTI aperto e auto-organizzato, un luogo di discussione POLITICA-SOCIALE-CULTURALE (il che vuole anche dire che abbiamo linee politiche alla base delle nostre azioni-proposte-interventi).
C'è poi la parte della rappresentanza che NON viviamo come “portavoce”, ma essendo un gruppo basato su principi-valori-ideali agiamo in funzione di questi.
Se riceviamo richieste di spostamenti di orario per la lezione X perché la studentessa Y fa tardi per l'aperitivo serale o l'estetista (sembra assurdo ma riceviamo anche questo tipo di richieste) non meravigliatevi se non vi rispondiamo o se lo facciamo in malomodo. Non ci muoviamo per personalismi, ma in ottica collettiva, per ottenere il meglio per TUTTI.

Noi ci mettiamo volontà, tempo e faccia, siamo sempre a disposizione per discutere o chiarire qualsiasi questione... abbiamo una MAIL e delle STANZE FISICHE (nel cortile destro).


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